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sabato 31 agosto 2013

Reliquario “del più bel giorno”.
Facendo visita alle zie collezioniste, ho riscoperto reperti in qualche modo passati, fabbricati in serie, luccicanti di lustrini ed ori posticci. Oggetti conservati a ricordo, che sono andati ad arricchire i servizi e le vetrine domestiche. Qui visti singolarmente, con la patetica tenerezza della loro oggettiva. Buffo sfarzo, ad auspicio di ciò che verrà. “E vissero felici e contenti.”, in particolar modo le zie, parecchio soddisfatte di aver partecipato ai riti di formalizzazione di tante unioni.






















martedì 6 agosto 2013

la montagna incantata  (appennino modenese)










Come stereotipi di un’archeologia rurale.
La tipologia architettonica della villetta, che dagli anni ’70 dominava il paesaggio degli Appennini, imitava le malghe o baite di più alta montagna. Questi ripari-fabbrica delle alpi erano vere strutture funzionali alla produzione agricola: l’alpeggio delle mucche, la tenuta del fieno, la preparazione del formaggio.
Le villette tardo moderniste richiamano un arcaica ed idilliaca vita tra la natura delle montagne, in realtà sono residenze per l’estate, per evitare il caldo della vicina pianura, dove i villeggianti non svolgono alcuna attività di carattere agricolo, ma sono lì a ricordarne una idealizzata memoria.