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martedì 27 dicembre 2016

martedì 13 dicembre 2016


“ … credo in quella perfezione, mi sento al sicuro e senza più responsabilità, quasi la bellezza del mondo impedisca che mi accadano delle brutte cose. Immagino che sia una sensazione comune e che per questo motivo viaggiamo, stipiamo i bauli e prenotiamo le cuccette, visitiamo le cattedrali e i castelli, sostiamo a guardare le praterie africane e le spiagge sabbiose con la macchina fotografica o il Baedeker in mano, rassicurandoci che la comprovata magnificenza di quel che vediamo in qualche modo ci comprenda e ci coinvolga, e ce ne abbeveriamo per poi perderla nel sonno, fra le lenzuola fragranti di un albergo.”

Peter Cameron “Andorra” 1997, traduzione di Giuseppina Oneto, 2014 Adelphi 

lunedì 12 dicembre 2016









































Nel parcheggio del supermercato, dove sarà andato chi portava queste scarpe nr. 44 marca Fabi?

lunedì 5 dicembre 2016

“Che faccia da libro!”
Avete mai trovato contenuti interessanti attraverso FB?
Brutte foto, la pornografia del quotidiano personale senza contenuti, molto consumo: cosa si sta mangiando, dove si sta andando, cosa indosso, come un consumatore da consumare senza pensiero, forse questa è proprio una corrente estetica.
La forma grafica, non personalizzabile, brutta e banale anche in quel colore blu da compagnia navale di 20 anni fa. Un comunismo o ecumenismo del esisto perché consumo e mi mostro nell’identica uniformità di un modello prestabilito.
Che faccia …

domenica 6 novembre 2016

Reggiofilmfest
corti emiliani
I vestiti nuovi dell'imperatore pronti da indossare

Le fiabe di H. C. Andersen non hanno principi azzurri, lieti fini e condanne perpetue alla contentezza e felicità (cosa che non piacerebbe neppure a E. Bovary o a A. Karenina). Non ci sono cattivi contrapposti a buoni, la meschinità e la miseria tocca tutti i personaggi. 
Etica calvinista, non solo per intrattenere i bambini, forse ancor più per adulti.


mercoledì 27 gennaio 2016

GALLERIA CERIBELLI
DUMMY PHOTOBOOK
a cura di Luca Panaro
in collaborazione con Lacameranera
6 FEBBRAIO – 20 FEBBRAIO 2016
Inaugurazione
Sabato 6 Febbraio 2016 – ore 18:30
Presentazione di Luca Panaro sul libro fotografico Dummy Photobook s'inserisce nel progetto di una mostra itinerante fino ad ora ospitata a "Centrale Fotografia" (Fano 2015), "Festival di Fotografia Contemporanea"(Gonzaga 2015), e "Trieste Photofestival" (Trieste 2015). In allestimento 37 dummy photobook esito del workshop ideato e condotto da Luca Panaro. Docente di "Storia della critica fotografica" all'Accademia di Belle arti di Brera di Milano e di "Iconografia fotografica" al Politecnico di Milano sede di Piacenza.
Percorrendo i due piani della Galleria il visitatore scopre i libri-opera. Come afferma il Direttore dell'International Photobook Festival di Kassel, Dieter Neubert, un buon libro affascina non solo attraverso la sua idea, la storia, la struttura narrativa e la composizione delle sue fotografie, ma anche attraverso l'efficace interazione tra il contenuto e l'oggetto materiale: la sua carta, la copertina, la rilegatura e il formato.
Gli artisti presenti in mostra:
Oreste Baccolini, Danilo Baraldi, Daniela Bazzani, Pietro Belotti, Eleonora Bertani, Guaitoli Bertelli, Sanghita Bruno, Andrea Buzzichelli, Monica Carrozzi, Francesco Comello, Guerrieri Dallavalle, Paola Fiorini, Marta Galmozzi, Renza Grossi, Guendalina Guarino, Mirca Lazzaretti, Viviana Levrino, Simona Luchian, Tigran Margarian, Fausto Mazzoni, Fausto Menegatti, Guido Meschiari, Anna Messere, Pietro Millenotti, Caterina Montesi, Antonella Monzoni, Stefano Parrini, Giovanni Presutti, Chiara Proserpio, Emanuela Pugliese, Katia Rigali, Marco Riva, Giovanni Sellari, Pasquale Siciliano, Luca Stramaccioni, Albertina Vago, Rui Wu.

domenica 24 gennaio 2016

La via di Berlinguer
Com'é possibile guardare al paesaggio, è ancora possibile? Quali sono i riferimenti storici?
Visioni satellitari di territori abitati intorno alla Via Emilia e nella regione stessa in cui si sviluppa l’antica via romana.  Ho ripreso da Google Maps ogni uno dei 57 paesi e città dell’Emilia Romagna che hanno una via dedicata ad Enrico Berlinguer. L'identità ideologica storica del territorio è rappresentata anche dalla toponomastica. La Via, evidenziata con una linea rossa, è molto diffusa in questo territorio, rimane periferica perché è presente nei distretti industriali/artigianali e negli svincoli stradali, si trova nei luoghi di sviluppo urbano immediatamente seguenti il 1984, anno dello scomparsa dello statista comunista. 
Una linea rossa che diventa segno di un ampliamento urbano di un determinato periodo, da valutare nella sua posizione e dimensione rispetto ad un impianto urbano globale, come parte di una storia e identità che è diventata margine.




 Collecchio PR



























 

 Parma










 
 Pontenure PC




 
 Casalgrande RE







 Vezzano sul Crostolo RE



 
 Nonantola MO



 
 Spilamberto MO




 
 Casalecchio di Reno BO






 

  Bologna





 Serravalle FE






 Ravenna



 
 Rimini



 Coriano RM