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mercoledì 2 maggio 2018

Versailles:
lì si erano meravigliati di una volgarità così sconfinata, così arrogante e in fondo così fragile: come poteva gente che aveva specchi tanto grandi non rendersi conto della propria piccolezza?
Cathleen Schine “Le disavventure di Margaret”, Adelphi, 1998, traduzione Annamaria Biavasco e Valentina Guani

lunedì 1 gennaio 2018

Femminile e autoironia

"E' innamorato pazzo, pazzo ... e io ... sono crudele. La donna che buffa bestiolina. Lo faccio soffrire  e mi diverto. Gli telefono tutti i giorno tutti, e lui è talmente timido, si turba talmente che mi fa sempre rispondere che non c'è. Lo aspetto sulle scale, lui mi vede, fa finta di non vedermi, se ne va, tutto dritto. Non mi ha mai rivolto la parola, mi sfugge. Questa sera sono sicura che è con una donna, se la sarà scelta bella, perché spera così di dimenticarmi più facilmente, povero ragazzo mi fa una gran pena ... ma che cos'ho io per far soffrire tutti gli uomini?"

Franca Valeri da "Una Signorina molto Snob"